Recensione del racconto lungo “Jack” (collana Crime Line) di Danio Mariani


Buongiorno a tutti, amici del Ritrovo!
Ne abbiamo parlato proprio qui nell’ultimo articolo e ora, a inaugurare la nuova collana di Crime Line, siamo a recensire il racconto lungo “Jack” di Danio Mariani: un thriller al cardiopalma dove niente è come sembra, una storia in cui bene e male si intrecciano e si confondono sorprendendo il lettore con continui colpi di scena. Questa la sinossi:

Misteriose sparizioni di stimati professionisti, ritrovamenti di mani mozzate e Jack di picche. Un assassino che vuole farsi trovare, un uomo che cerca di fermare una serie di crimini orrendi.

Jack fronte

Troviamo qui l’opera su Amazon. Londra è sconvolta da un assassino seriale che miete le sue vittime in quel di Whitechapel. Il richiamo a Jack lo Squartatore non è certo casuale ed è confermato dalla medesima ambientazione, ma qui si fermano le similitudini. L’assassino infatti sceglie le vittime tra personaggi noti e lascia come firma il jack di picche e una mano mozzata. Incaricati delle indagini sono il detective Paul Sanderson e il poliziotto di origini siciliane Antony Lo Cicero, coadiuvati dalla responsabile della Scientifica dottoressa Ellen Murray.
Nella struttura del testo, a ogni capitolo dedicato alla figura del killer ne corrisponde uno sulle attività investigative di Scotland Yard, dove si scava nel passato delle vittime per trovare un qualche legame. A rendere movimentata l’opera ci penserà una catena di eventi, che condurrà a risvolti tali da indurre a riflessioni sui confini tra il bene e il male. E ovviamente qui ci fermiamo, senza svelare altro.
Passiamo al giudizio, cominciando dai pro. Jack è un racconto lungo, che scorre senza particolari inceppamenti, aiutato da una forma sempre corretta e priva di strafalcioni, il che non è assolutamente poco. Il tema dello scambio di ruoli tra vittime e carnefici non è nuovo, ma è affrontato con coerenza e riesce a tenere il lettore con il fiato in sospeso. Passiamo ora ai contro. Complice la brevità dell’opera, che avrebbe meritato un maggior sviluppo, alcuni passaggi risultato affrettati nelle conclusioni e i personaggi soffrono della bidimensionalità degli stereotipi. Laddove funziona sul versante thriller, dal punto di vista investigativo/psicologico l’opera è meno convincente: avrei preferito personaggi meglio caratterizzati, con un approfondimento che sì, forse ne avrebbe rallentato il ritmo, ma allo stesso tempo avrebbe anche contribuito all’immedesimazione del lettore in una trama così forte.

valutazione-lettura-piacevole

L’opera è sicuramente promossa, le quattro stellette meritate e la lettura consigliata: ci troviamo davanti a una collana che promette bene, l’inizio è buono e l’augurio è che Crime Line sappia farsi strada nel mondo dell’editoria e ritagliarsi il proprio pubblico.
Conosco come lavorano le referenti e so che i mezzi di sicuro li ha.
E con questo vi saluto, amici del Ritrovo: godetevi la domenica pomeriggio!

Gianluca Ingaramo

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