Leuciana Summer Festival 2014 : Giovanni Allevi Docet!


A cura di Adriana Masulli

leuciana summer festival

Giovedì 24 Luglio si è dato inizio alla 15° edizione del Leuciana Summer Festival.
Un evento che vede protagonista assoluta la musica in tutte le sue sfumature.
Il festival, che si svolge nel complesso monumentale del Belvedere di San Leucio (CE) ed ha la durata di una settimana, quest’anno ha visto la luce attraverso le note, sempre emozionanti, del maestro/musicista/compositore/direttore d’orchestra (e chi più ne ha più ne metta) Giovanni Allevi.
Introdotto dal corpo di ballo della scuola “RAGE DANCELab di Caserta”, il concerto, svoltosi nel suggestivo Cortile dei Serici, ha avuto un crescendo di emozioni portando i presenti
ad una stantig ovation finale di una durata molto elevata.
Prima di arrivare alla fine però, cominciamo dal principio.
Il concerto, durato all’incirca due ore, è cominciato con il brano “Il Cassetto” dove il maestro Allevi cerca di spingere lui stesso e chi l’ascolta a conservare tutte le emozioni per poi farle fuoriuscire nel momento più opportuno.

concerto allevi

L’evento, successivamente, ha voluto ripercorrere la vita artistica di Allevi attraverso le note delle sue opere più famose quali: Tokyo Station, Japan, Come sei veramente, Back to Life, Room 108, e molte altre ancora.
Momento molto toccante è stato quando Allevi ha suonato con la sola mano destra il brano “Helena” dedicato ad una pianista, amica del compositore, che dopo un incidente ha perso l’uso della mano sinistra. Inutile dire che gli applausi alla fine del motivo, hanno quasi fatto cascar dalla sedia l’emozionatissimo musicista.
Lo spettacolo si è concluso con un doppio Bis in cui sono stati suonati il brano Aria e Giochi D’acqua accolti dal pubblico con applausi e urla di incitamento (tipico stile da musica classica insomma…) e da ringraziamenti scritti su un foglietto venuto fuori dal taschino dei jeans di Allevi a tutto lo staff del Festival.

La serata è stata perfetta e suggestiva e la presenza di un’artista del calibro di Allevi, l’ha resa meravigliosa.
Il tramonto suggestivo, il vento piacevole della serata ed il terrazzo del Belvedere con il suo incantevole panorama che si estende fino al Vesuvio, hanno resto la serata magnifica ma, le note del pianoforte, la musica che ne è uscita fuori e la bravura indescrivibile di Allevi, l’hanno resa decisamente magica. E forse proprio grazie a questa magia non è nemmeno piovuto…

allevi

Seguo Allevi da sempre, ho un armadio pieno di sue foto ed autografi e ciò che mi piace di lui è la semplicità che mette nelle cose che dice e che fa.
La sua musica, spesso non apprezzata negli alti ranghi dei classici, rende ogni attimo un momento intenso vissuto ed è forse questo che mi piace di più.

Non c’è bisogno di un brano che duri più di quindici minuti per provare un’emozione.
Lui è in grado in pochi minuti di farti venire i brividi, di renderti felice o di farti piangere e l’unica cosa che davvero conta, e che da sempre cerca di farci comprendere attraverso la sua musica, è che noi andiamo bene così come siamo, con ogni nostro piccolo difetto. Siamo unici e non dobbiamo aver paura della nostra unicità. Dobbiamo amare e renderci conto che se amiamo, saremo amati e potremo affrontare le nostre debolezze senza alcun timore per poi tramutarle nella nostra forza.

Non so voi, ma io sinceramente sono pienamente d’accordo e consiglio vivamente di continuare a seguire questo artista. Se non fate già, cominciate a farlo, ne vale decisamente la pena: emozioni assicurate!

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