Come scrivere un romanzo: La trama


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La trama è come un puzzle, attenti a unire bene le tessere

Buongiorno amici del blog. Con quest’articolo riprendiamo in modo più esteso degli argomenti già trattati ma ci soffermeremo in particolare sulla trama. Alcune persone mi hanno chiesto consigli e una delucidazione in merito.
La trama è la parte centrale del nostro lavoro, è l’insieme degli argomenti che possiamo trattare ed è strettamente legata a ciò che vogliamo raccontare. Bisogna dunque lavorarci con attenzione.
All’inizio di ogni libro c’è un’idea di base, la storia che vogliamo narrare, questa deve camminare di pari passo con gli eventi sia dei personaggi principali, sia di quelli secondari, creando l’intreccio dei fatti: la trama.
Per districarci bene nel suo compimento, vi consiglio di tenere sempre sotto controllo la nostra idea, non dimenticare mai cosa vogliamo raccontare.
Prendiamo, quindi, in esame diverse tecniche con cui lavorare sulla trama. Tutti sono liberi di scegliere quella che più si addice alle proprie esigenze.

1) Tecnica della preparazione iniziale
Come prima cosa bisogna documentarsi storicamente e geograficamente perché lo studio ci dà argomenti con cui arricchire la nostra idea di base e renderla verosimile. Inizialmente devi solo prendere appunti e immagazzinare informazioni, ciò ti aiuterà nell’intrecciare la trama. Questa è per chi ha tanta pazienza.

2) Tecnica della struttura iniziale
Molti sentono la necessità di creare uno schema della propria opera e questo dovrà contenere il titolo, il numero dei capitoli, un breve riassunto, la descrizione dei personaggi e un riassunto delle cose studiate.
Ma la sequenza e la posizione dei vari punti è personale, inoltre, potete aggiungere o togliere ciò che più ritenete opportuno.
Questo schema può aiutare soprattutto chi si dedica a più cose e chi vi si dedica sporadicamente.

3) Tecnica a improvvisazione
Alcune persone a leggere le prime due tecniche potrebbero avere qualche timore, ma abbiamo già detto che ognuno ha il proprio modo di lavorare e se non si è amanti di schede e preparazioni varie, si può scrivere a improvvisazione. Questa tecnica consiste nello scrivere tutte le idee che abbiamo senza alcuno studio. In questo modo è molto probabile che si possano riportare delle inesattezze, ma daremo di conseguenza spazio alle nostre idee.
Alla stesura della prima bozza con la seguente tecnica, abbiamo buona parte del lavoro già fatto. A questo punto, l’ansia è scemata e ci risulterà più facile documentarci. Ovviamente cambieremo delle cose, come per esempio il pronome di cortesia da utilizzare del discorso diretto o altre cose, da piccoli particolari a cose di estrema importanza. Ma ciò vi verrà naturale e sarà anche divertente modificare perché potrebbe darvi nuove idee.

Qualsiasi tecnica utilizzerete, ricordate che bisogna studiare, o prima o dopo, come meglio riterrete, ma bisogna essere coerenti col periodo storico e l’area geografica trattata. Ciò può rispecchiarsi anche nel modo di parlare, di narrare se è in prima, nello stile degli abiti, ecc. Attenzione a tutto perché in ogni romanzo riportate un mondo.

Ripeto, scrivere un romanzo è un lavoro che va fatto con devozione. Mai andare di fretta, mai essere approssimativi.

Annalisa Caravante

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