Buongiorno, amici del Ritrovo. Oggi vi presentiamo la recensione del romanzo “E se fosse per sempre”, di Antonella Maggio.
Titolo: E se fosse per sempre?
Autore: Antonella Maggio
Anno di pubblicazione: 2016
Editore: Les Flâneurs Edizioni
Prezzo: 2,99 formato ebook (Gratis con KindleUnlimiyed)
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Sinossi: Michela e Roberto erano poco più che ragazzini quando si sono innamorati su un’incantata spiaggia pugliese. La ragazza, travolta dal sentimento e dalla passione, ha seguito il suo cuore e si è trasferita nella fredda Milano. Ma un amore molto giovane può rivelarsi presto molto fragile.
Così quando Michela resta incinta, piano piano qualcosa s’incrina fino al tradimento di Roberto. I due si lasciano. La ragazza mette al mondo Victoria, la loro figlia, e la cresce con le sue sole forze finché la bambina non scrive la sua prima lettera per Babbo Natale chiedendo un regalo molto molto speciale…
Recensione
“E se fosse per sempre” è la storia di Michela che, tradita dal fidanzato conosciuto in giovane età, cresce da sola la figlia Victoria, nata dal loro rapporto. È la classica famiglia separata, come, purtroppo, al giorno d’oggi ce ne sono tante. Roberto, al di là del suo rapporto con Michela, cerca di essere un padre presente e affettuoso; se pensa alla sua bambina, anche un pastello colorato sotto il divano, per esempio, riesce a regalargli gioia. Proprio per il bene di Vichy, infatti, a differenza della compagna, decide per primo di cambiare qualcosa nella loro relazione. Tuttavia, Michela dimostra di non riuscire a superare il passato e le loro incomprensioni.
Il libro si apre sulle vite dei due protagonisti, mostrando al lettore come questi vivano la loro quotidianità. I capitoli, infatti, sono divisi tra il punto di vista di lei e di lui, in modo da permettere al lettore di avere accesso ai pensieri di entrambi e farsi un’idea sulla loro personalità. La storia mette in evidenza uno degli aspetti più comuni della vita moderna; una realtà che conosciamo bene perché di famiglie separate, in cui a soffrire sono specialmente i figli (soprattutto se piccoli), ce ne sono troppe, ahimè. L’autrice, però, ci tiene a veicolare attraverso il suo romanzo un messaggio di speranza: con un po’ di buona volontà, tutto può cambiare.
La narrazione prosegue lineare per tutto il testo. Appare più come una cronaca, con l’intento di presentare e far conoscere la storia senza grandi difficoltà. Non troviamo, infatti, un linguaggio ricercato, bensì un’esposizione semplice e un ritmo piuttosto regolare, senza grossi colpi di scena. Buona presenza di dialoghi e una scrittura senza sbavature per una giovane penna talentuosa che, a mio parere, potrebbe osare di più.
Il mio voto è tre e mezzo, poiché l’autrice mostra una certa bravura ma, come già detto, potrebbe addentrarsi in qualcosa di più elaborato. Noto delle potenzialità che sarebbe un vero peccato non sfruttare ulteriormente.
(e mezzo!)
Annalisa Caravante
Buona giornata e a presto!
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Grazie per avermi ospitato sul Blog. Grazie per aver letto il mio romanzo e per la recensione da cui prenderò spunto per migliorare ^_^
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