Da una lettrice editoriale, con affetto


woman-writingCari scrittori (e aspiranti tali),
oggi mi sono imbattuta per caso in un post molto interessante in cui venivano elencati i “punti” fondamentali su cui si basa il parere di una lettrice editoriale (che ha bocciato tanti manoscritti – di emergenti e non).
A seguito della gentile concessione dell’autrice, lo ripropongo qui. Credo che, se letto (e riletto) con attenzione, ripensando ai propri lavori con umiltà, giusto senso critico e volontà di migliorarsi, questo elenco possa seriamente essere qualcosa di cui fare tesoro.

Destinatario: tu, scrittore (emergente o professionista, non importa)
Mittente: una lettrice editoriale, (con affetto)

  • Ti perdonerò qualche sbavatura, mai gli oltraggi alla grammatica e alla sintassi.
  • Ti consentirò di annoiarmi ma solo per poco (non più di due pagine del totale).
  • Parla alla mia sensibilità, non mostrarmi la tua. Non m’interessa.
  • Annoda i fili della storia, non lasciare nulla in sospeso.
  • Non avere fretta di concludere, calibra il tempo e il ritmo narrativo.
  • Non raccontarmi- a modo tuo- storie già scritte da altri. Ti cestinerei dopo cinque pagine.
  • Apprezzerò il tuo punto di vista solo se mi darà una visione originale e stimolerà in me la voglia di riflettere.
  • Chiediti, alla fine della tua storia, che cosa hai scritto, come lo hai scritto e a chi ti sei rivolta.
  • Rileggi il testo a distanza di tempo, quando ormai è freddo. Riuscirai a notare errori e imprecisioni che prima non avevi visto.
  • Cattura la mia attenzione, fin dalla prima pagina. Dopo è già troppo tardi.
  • Ricordati che, chi ti legge, è un essere umano come te, coi suoi limiti e i suoi pregiudizi.
  • Non considerare una sconfitta l’eventuale rifiuto ma ritienilo un motivo in più per migliorarti.
  • Leggi molto, mai però quando stai scrivendo. Io me ne accorgo!
  • Ricorda che, dietro ogni libro, non deve esserci la tua storia personale ma qualcosa che parla a persone completamente diverse da te.

Non esistono “professionisti” ed “emergenti”. Ci sono soltanto buoni e cattivi scrittori.

Amy R. Alcott

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12 pensieri riguardo “Da una lettrice editoriale, con affetto

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